Ballerina in blu (Blue Dancer) di Gino Severini

Gino Severini, Ballerina blu, 1912, olio su tela, 61 x 46 cm, Collezione Peggy Guggenheim

Gino Severini dipinse Ballerina in blu o Ballerina in blu in olio su tela nel 1912. Questo dipinto è stato realizzato a Parigi come parte di una serie in cui Severini ha rappresentato scene di cabaret insieme al dinamismo della danza. Il dipinto fa parte della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

Cosa viene rappresentato nella Ballerina in blu (Blue Dancer)?

Il dipinto Ballerina in blu rappresenta l’esperienza della danza. In primo piano c’è la figura di una ballerina in abito blu che danza con grazia. La figura di un violinista è rappresentata nell’angolo superiore destro della composizione. I raffinati movimenti di danza della ballerina sono rappresentati dal metodo cubista della frammentazione della scena.

Gino Severini, Ballerina blu, particolare, 1912, olio su tela, 61 x 46 cm, Collezione Peggy Guggenheim

Ballerina in blu (Blue Dancer) – Analisi

Nel dipinto Ballerina in blu, Gino Severini conferisce al tema tradizionale della ballerina un carattere futurista. Questo dipinto è uno dei tanti della serie in cui Severini affronta il fenomeno della danza e delle scene di cabaret. La composizione del dipinto Ballerina in blu è organizzata in modo semplice con la ballerina nella parte centrale e il violinista sullo sfondo. Utilizzando la prospettiva mobile, Severini ha permesso la simultaneità di più piani e ha messo a fuoco il dinamismo del movimento. La frammentarietà cubista permetteva l’illusione della continuità del movimento. È importante sottolineare l’importanza dell’approccio divisionista che Severini ha applicato in questo dipinto. Severini posiziona i toni caldi del rosso nella parte centrale della composizione, cioè sulle braccia e sul busto della ballerina. Queste tonalità corrispondono al costume del violinista nell’angolo destro e al terreno su cui si trova la ballerina in fondo al quadro. La parte più ampia della composizione è occupata dall’elegante abito blu della ballerina. Severini ha ottenuto l’effetto di rifrazione della luce combinando campi bianchi, grigi e neri che circondano la forma piramidale del corpo della ballerina. Per migliorare la rifrazione della luce, Severini ha utilizzato anche paillettes nella realizzazione di questo dipinto.

Gino Severini, Ballerina spagnola, c. 1913, pastello e carboncino su carta, 66,4 x 48 cm, Museum of Modern Art, New York

Opere d’arte correlate

Nei dipinti di Gino Severini, il motivo della ballerina era molto comune. Che si tratti di figure singole o di rappresentazioni collettive di ballerini, le scene di cabaret definiscono una parte significativa dell’opera di Severini. Tra le opere correlate, il dipinto Danzatrice a Pigalle del 1912 e lo studio Danzatrice spagnola del 1913.

Gino Severini, Ballerina a Pigalle, 1912, olio e paillettes su gesso scolpito su tavola di tela, 69,2 x 49,8 cm, Baltimore Museum of Art, Baltimora

About Saša Vojnović, M.A.

Saša Vojnović is an art historian and filmmaker. His fields of research include the history of modern art and cultural history. He researched the phenomenon of Countervisuality in the artistic experiment of Belgrade Surrealists, as well as the anti-colonialism of the Non-Aligned Movement as a European cultural heritage. He is currently working on the topic of the endangerment of Uyghur cultural heritage in contemporary China.